L’idea era stata lanciata già nel decennio precedente sotto il dominio austriaco ma poi era stata messa da parte. Theresa Theiner ci pensa e poi annuisce. Sessant’anni dopo l’inondazione, nell’ottobre del 2010, gli abitanti di Curon hanno voluto ricordare la scomparsa del loro paesino. A Curon un campanile solitario svetta in mezzo a un lago azzurro. A questo si aggiunse il processo di un’immigrazione “italiana” che, nell’ottica fascista, doveva smorzare gli accenti germanofili delle popolazioni sudtirolesi nonché l’italianizzazione dei nomi e dei cognomi degli altoatesini, cancellando di colpo le radici familiari ed il senso di appartenenza al proprio popolo. Unico superstite di questa devastazione, il campanile fu risparmiato in quanto edificio di … Vi era indicato il nuovo livello della diga: 22 metri. Le case che si trovavano al margine della diga d’innalzamento vennero abbattute dalla ditta Montecatini. Questa struttura, eretta verso la fine del 1700, fu sommersa assieme alla città di Krokhino, alla vicina Karlugino e ad altri piccoli centri durante la costruzione della diga del fiume Volga. Una domanda adatta al sindaco Heinrich Noggler, soprannominato il re del paesino. Siamo in provincia di Bolzano, poco prima del confine con l’Austria, in quella Val Venosta conosciuta per le passeggiate in montagna, i castelli, i monasteri, la cultura contadina e anche per quel campanile che emerge prepotente da uno specchio d’acqua, un’immagine che è diventata famosa per la sua unicità e particolarità. Parti del paese sarebbero così rimaste intatte. IL lago di Resia e la città sommersa Lago artificiale posto al confine con la Svizzera. Negli anni '40 a Curon si sospettava l’inondazione, ma si supponeva che il livello del lago venisse innalzato di soli cinque metri. Pochissimi sanno perché quella torre è lì. Un drama a tinte horror sulla leggenda della città sommersa. Il Passo Resia è uno dei più importanti collegamenti tra nord e sud. Città sommersa di Marta Barone, edito da Bompiani, è tra i 12 candidati al Premio Strega 2020. A quel punto Theresa, le sue tre sorelle e i suoi genitori erano già stati trasferiti. Secondo una leggenda locale, il campanile della chiesa, unica parte rimasta scoperta dopo un'inondazione, suonerebbe nei periodi invernali. Reinhold Messner: âSogno una vita autosufficienteâ. Non occorre recarsi alla ricerca della leggendaria Atlantide per trovare le spoglie di una città perduta sotto le acque. “PASSAGGI LENTI A ROMA” DI ALESSANDRA LA RUFFA, Per gli appassionati di trekking: ItaliadeiCammini.it, Per gli appassionati di storia: Storiamo.it. Eppure da nessun’altra parte questi contrasti sono così forti come qui.Oggi ritroviamo Theresa Theiner, a settantotto anni, nella stube della locanda dell’hotel Traube Post - lo stesso hotel che i genitori hanno costruito dopo che il paese è stato inondato e che lei stessa ha gestito fino a poco tempo fa. Il campanile dell’antica Curon Venosta in inverno e in estate. Dalle acque del lago di Resia, in Trentino Alto-Adige, emerge il campanile di una vecchia chiesa sommersa. Un sorprendente angolo esotico nell’Agro Pontino, Il lago di Barrea nel cuore del Parco d’Abruzzo, fra natura e piccoli borghi, Mercatini di Natale di Bolzano, una magica atmosfera. Nella nuova abitazione il cane non trovava nessun altro posto che fosse confortevole come sotto il tavolo della cucina. L'Alto Adige produce il doppio dell'elettricità di cui ha bisogno. Quando i contadini capirono che presto avrebbero perso ogni cosa, organizzarono una protesta. Come va oggi a Curon? ... Sospesi a mezz'aria La funivia: da soluzione alpina a mezzo di trasporto in città. Il lago di Resia è protagonista in questa nuova serie originale italiana trasmessa da Netflix, prodotta da Indiana Production e diretta da Fabio Mollo e Lyda Patitucci. Quando l’industrializzazione negli anni ’20 e ’30 giunse in Alto Adige la richiesta di energia elettrica era in aumento. Usiamo i cookies per poter configurare in modo ottimale e migliorare costantemente questo sito internet.Continuando ad utilizzare questo sito fornite il vostro consenso all'utilizzo dei cookies. Si portò via Curon Venosta e Resia, che furono poi costruiti più lontano. Ora il lago di Resia, lungo 6 metri e posto all’altitudine di 1498 metri, rappresenta il bacino lacustre più grande dell’Alto Adige, un luogo amato dai visitatori e dai turisti che giungono nel borgo per godere delle bellezze e dei silenzi montani. L’allagamento della cittadina di Curon non ha origine naturale. Un sentiero lungo la storia della produzione di energia elettrica in Alto Adige. Per gli anziani è importante trasmettere la loro storia ai più giovani. Vi era indicato il nuovo livello della diga: 22 metri. "Il lago è un dato di fatto, di certo non andrà via", dice, "per cui dobbiamo trarne il meglio che possiamo". ... Città sommerse all'estero. E preferiscono andar via da Curon, un luogo con ben poche prospettive e un passato devastato.Nel nord della Val Venosta la vita è molto dura. Theresa porta una parure in abbinamento al suo pullover azzurro. Alle estreme propaggini dell’Italia, in una terra di confine appartenuta fino alla Prima Guerra Mondiale all’impero austro-ungarico, si aprono il lago di Resia ed il paese di Curon Venosta, un borgo di due migliaia di residenti perlopiù di madrelingua tedesca. Negli anni Venti si riprese quel progetto che prevedeva la costruzione di una diga, pur non contemplando l’immersione dei paesi di Curon e di Resia. Dieci anni fa la comunità ha ottenuto delle partecipazioni ai profitti ottenuti attraverso la corrente elettrica prodotta dalla diga. Il lago di Resia venne inaugurato il 28 agosto del 1949 e di quello che c’era prima rimase soltanto il campanile. Curiosi? Oltrepassandolo, i turisti osservano con il naso incollato ai finestrini l’enorme lago in mezzo al quale si erge la vecchia torre del '300. Le famiglie che persero tutto furono 150, alcune emigrarono, altre accettarono di vivere nelle nuove abitazioni costruite dalla Montecatini sul lato orientale della valle, sradicate per sempre dai loro luoghi. I preparativi iniziarono subito. Grazie a numerose centrali idroelettriche. Mistero, leggenda, sovrannaturale. Solo poche famiglie hanno potuto ricrearsi una nuova vita a poca distanza dal lago. Ma il caso più celebre di città sommersa italiana – senza scomodare i reperti che da millenni riposano nelle acque del litorale romano o di Napoli – è quello di Curon Venosta, in Alto Adige. Durante una passeggiata lungo le rive del lago gesticola agitando una mano in aria, mentre con l’altra stringe il proprio cellulare. Clicca qui e consulta il Media Kit di Passaggi Lenti. Curon è la nuova serie originale italiana Netflix, prodotta da Indiana Production, che sarà disponibile dal 10 giugno 2020 in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo Parti del paese sarebbero così rimaste intatte. L’attrazione turistica di Curon, quella torre imponente di una chiesa sommersa fotografata da migliaia di persone ogni anno, in realtà porta in sé la storia tragica di un paese spazzato via alla metà del Novecento per fare posto ad una diga, lo sbarramento artificiale costruito per fornire l’energia elettrica necessaria per quelle terre del nord estremo. Si rifiutava persino di salire le scale della nuova casa. Durante i rigidi inverni, quando il lago si ghiaccia, è possibile raggiungere il simbolo di Curon Venosta a piedi, solcando la coltre di ghiaccio che si forma sul bacino lacustre. Così nascono yogurt, burro e confezioni del latte. Passaggi lenti è un sito di viaggi a piedi con proposte di itinerari ecosostenibili. Si rifiutava persino di salire le scale della nuova casa. Gli abitanti osservavano tutto, impotenti, dalle baracche costruite in via provvisoria per loro dalla Montecatini. (Accadeva) ieri. Perlomeno da un paio di anni è meta dei migliori kite-surfer d’Europa. I contenuti presenti sul sito www.passaggilenti.com non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti perché appartenenti agli autori o collaboratori del sito. Il Campanile nel lago - il simbolo della Val Venosta è a un tempo fiabesco e affascinante. Campi, strade, masi…tutto portato via. Oggi Curon ha solo quattrocento abitanti. Il livello dell’acqua fu portato a 22 metri, le stalle, i campi, le povere abitazioni dei contadini che abitavano qui vennero sommerse, centinaia di ettari di terra lasciarono il posto alla modernità ed alla necessità di produrre energia. Dal chiaro lago di Resia, lungo sei chilometri, e davanti alle maestose montagne della selvaggia Vallelunga, emerge solitario un campanile sommerso.La storia, però, che sta dietro a quest’immagine da cartolina, “il campanile nel lago”, è molto meno idilliaca. Nel 1949 gli argini vennero sbarrati. Come va oggi a Curon? In passato per questo motivo si creavano addirittura code lungo la strada. Tra loro c'è Curon, in provincia di Bolzano, la cui storia di città sommersa ha ispirato una serie TV di Netflix di genere soprannaturale. Graun (Curon Venosta), la città italiana sommersa dall’acqua. Curon non rappresenta soltanto il dramma di un paesino sommerso, è molto di più: nella sua storia si riflette quella di tutto l’Alto Adige, una terra ricca di contrasti, palme e ghiacciai, vecchio e nuovo, italiano e tedesco. A poco a poco Norggler vuole riprendersi il territorio sommerso. Dal 10 giugno è sbarcato su Netflix Curon, la nuova serie tv ambientata nello scenario suggestivo del lago artificiale di Resia con il suo campanile sommerso.Sette puntate per una serie tv tutta italiana avente una trama da brivido, in cui si incrociano storia e leggenda. Come il giorno in cui le cantina erano così piena d’acqua che fu necessario stendere delle assi per poter raggiungere le botti di vino. Una domanda adatta al sindaco Heinrich Noggler, soprannominato il re del paesino. Per gli anziani è importante trasmettere la loro storia ai più giovani. Lo Stato aveva deciso di erigere una diga, proprio nel punto in cui sorgeva il paesino, per produrre energia elettrica per il nord Italia. A distanza di cinque anni dalla fine della seconda guerra mondiale in un piccolo comune nel bel mezzo dell’Europa dominavano condizioni simili a quelle belliche. La maggior parte degli abitanti possiede un maso, bovini e un pezzo di terra – ma questo non basta più per vivere. La torre oggi è ancora lì, si erge nell’acqua azzurra ed è forse la costruzione più ironica dell’Alto Adige, al contempo tragica e comica.La maggior parte dei cittadini di Curon sono stati costretti a emigrare. Una città sommersa? Copyright © 2016 Passaggi Lenti. Curon Venosta (Graun im Vinschgau in tedesco) è oggi un comune di circa 2.450 abitanti al confine con l’Austria e la Svizzera. Sessant’anni dopo l’inondazione, nell’ottobre del 2010, gli abitanti di Curon hanno voluto ricordare la scomparsa del loro paesino. La torre oggi è ancora lì, si erge nell’acqua azzurra ed è forse la costruzione più ironica dell’Alto Adige, al contempo tragica e comica. Con orgoglio il sindaco allunga il braccio, indicando l’orizzonte del lago. Mentre andiamo racconta di nuovo del San Bernardo Sultan. Da circa dieci anni è stato costruito un parcheggio con settantacinque posti auto lungo le sponde del lago. Si ammalò e furono costretti a sopprimerlo. Presso il passo di Resia si trovavano tre laghi naturali: il lago di Resia, il lago di Curon detto anche lago di Mezzo (ted. Il governo fascista credeva molto nell’energia idroelettrica e così gli interessi nazionali hanno scavalcato quelli locali e dei singoli. Chi parlava l’italiano ebbe una nuova patria, ... si trasferirono per costruire una nuova vita altrove perché la vecchia era ormai sommersa. Nel 1940 venne affisso un ordine del Genio civile di Bolzano. Abitata da poco più di duemila individui, Curon ha una lunga storia e, purtroppo, un passato di distruzione. 'Città sommersa' è sì un romanzo, ma è anche una ricostruzione piena di luce per ricordare L.B., quel ragazzo sommerso che si faceva spazio nelle difficili dinamiche degli anni che vengono qui ripercorsi e raccontati. Negli anni '40 a Curon si sospettava l’inondazione, ma si supponeva che il livello del lago venisse innalzato di soli cinque metri. To see this page as it is meant to appear, please enable your Javascript! Quando una diga per la produzione di energia idroelettrica venne costruita nei pressi del Passo di Resia, dove nasce l’Adige, il paese di Curon (Graun) e parti di Resia (Reschen), come anche gli antichi abitati di Arlung, Piz, Gorf e Stockerhöfe vennero sommersi dalle acque nell’estate del 1950. I genitori di Theresa gestivano l’hotel nel centro del paesino di Curon. Le case dei contadini – come raccontato magistralmente nel romanzo “Resto Qui” (Einaudi, 2018) da Marco Balzano – sono state distrutte e compensate con poche lire di indennizzo, lasciando centinaia di famiglie senza nulla, senza la loro storia. Era fondamentale che il patrimonio altoatesino dei saperi e dei costumi venisse cancellato in favore del concetto di italianità, idea che doveva contraddistinguere tutta la nazione dalle Alpi alla Sicilia. amanti della storia / 1 agosto 2014. Per proposte di collaborazione, informazioni o suggerimenti scrivici a [email protected]. Da circa dieci anni è stato costruito un parcheggio con settantacinque posti auto lungo le sponde del lago.Un paio di metri più avanti due coppiette si scambiano le loro fotocamere: tutti vogliono una foto ricordo con la torre del paese sommerso sullo sfondo. Non per disinteresse, piuttosto perché era scritto tutto in lingua italiana, che a quei tempi a Curon nessuno era in grado di parlare. "Il mio sogno sarebbe una scuola di vela", afferma Heinrich Noggler. Sultan era il San Bernardo della famiglia Theiner. Curon Venosta, con 163 case e 523 ettari di terreni coltivati, venne subissata dall’attuale lago, lungo 6 km. Secondo il sindaco Noggler si tratta di una sorta di risarcimento per danni morali.Theresa Theiner, ex direttrice dell’hotel Traube Post, non è così agguerrita. E il lago con il campanile in mezzo una popolare destinazione turistica. Alois Prieth aveva quattordici anni quando Curon fu sommersa. Il sindaco di Curon vuole portare più turismo al lago e al contempo pacificare i cittadini con le acque da cui sono circondati. Solo il campanile romanico di Curon è sopravvissuto. Tra le montagne e gli alberi, in un contesto naturalistico che non ha nulla da invidiare agli altri paesaggi montani, il campanile risalente al 1357 rimane l’unico superstite di quella volontà politica ed imprenditoriale, un simbolo del borgo sommerso nel 1950 così potente da essere stato scelto come stemma del comune della nuova Curon Venosta. Ormai è passato più di mezzo secolo ma gli occhi di Theresa Theiner si velano ancora di tristezza quando racconta la storia di Sultan. La diga è stata però costruita molto tempo fa e i giovani non vogliono ereditare le beffe del destino che affliggono i loro nonni. Il vento, che soffia costantemente attraverso il passo, rende gli alberi storti e adunchi. Curon è l ’ultimo abitato ... Al termine del conflitto il Trentino e l’Alto Adige/Südtirol divennero territorio italiano e la città di Trento capoluogo. Escursionisti e gruppi di motociclisti passano di qua continuamente.Già il bisnonno di Theresa gestiva la locanda, in seguito passata a suo figlio. Alcuni, in aggiunta, lavorano in Svizzera, dove c’è più lavoro, oppure in inverno nelle stazioni sciistiche. Solo il campanile romanico di Curon è sopravvissuto. Nel 1950 la costruzione di una grande diga costrinse gli abitanti – che si … Quando la donna sparisce toccherà ai figli guardare in faccia al passato e … UN VIAGGIO NEL PASSATO DI CURON. Finché l’hotel, esattamente come tutte le altre abitazioni del comune, non è stato sommerso. Non per disinteresse, piuttosto perché era scritto tutto in lingua italiana, che a quei tempi a Curon nessuno era in grado di parlare. Gli affari vanno bene. Parti del paese sarebbero così rimaste intatte. La funivia: da soluzione alpina a mezzo di trasporto in città . In paese non si levò alcuna obiezione. Il compito non è di certo facile.In inverno il lago di Resia gela. Tommaso è come l'alter ego di Kurosawa: attraverso la sua capacità di guardare e percepire il mondo, riesce a trasferirsi dentro le opere di altri artisti, diventa degno di scoprirle "dall'altro lato", e in questo modo scoprire di … Curon, ancora non sommersa. 7 commenti a “città sommersa” 5 Dicembre 2009 alle 17:07 Diana Cocco (Senior) scrive: Curon, in Alto Adige sempre bello questo lago con il famoso campanile e la sua passeggiata intorno. Una città sommersa, un viaggio indietro nel tempo fino al Medioevo e l'oro bianco famoso in tutto il mondo: sulla pista ciclabile c'è molto da scoprire Il punto di partenza della pista ciclabile della Val Venosta è Curon al lago di Resia a oltre 1.500 m s.l.m. Sorry, you have Javascript Disabled! Come se non bastasse, a questo si aggiunse nel 1923 l’intenzione, da parte della società Montecatini, di costruire una centrale idroelettrica attraverso lo sfruttamento di un bacino artificiale. Storie di amore, memoria e resistenza si intrecciano così a una fedele ricostruzione digitale dei palazzi e … "Andava sul luogo dove una volta sorgeva la casa e cercava il tavolo", racconta Theresa Theiner, "quando poi tutto fu tutto inondato, andava fino a lì nuotando e dovevamo riportarlo a casa in barca". La prima stagione è composta da sette episodi e ambientata in Alto Adige, nel piccolo comune di Curon Venosta della provincia autonoma di Bolzano. Durante i rigidi inverni, quando il lago si ghiaccia, è possibile raggiungere il simbolo di Curon Venosta a piedi, solcando la coltre di ghiaccio che si forma sul bacino lacustre. La storia di Curon Venosta, a 70 anni dai fatti, sembra essere ancora al centro dell'attenzione di molti. In passato per questo motivo si creavano addirittura code lungo la strada. Negli anni ha imparato ad accettare il lago. Negli anni '40 a Curon si sospettava l’inondazione, ma si supponeva che il livello del lago venisse innalzato di soli cinque metri. "Siamo stati defraudati", dice Alois Prieth. Ti alleni meglio in palestra o lavorando al maso? Oppure come quando la famiglia di Theresa in una settimana fu costretta a caricare tutti i propri oggetti di valore su un furgone per poterli salvare. Ultima Modifica il 20 Novembre 2020. In un angolino tra Svizzera, Austria e Italia la popolazione di un intero comune venne spodestata, le loro case distrutte. Le famiglie hanno ricevuto degli indennizzi assolutamente insufficienti per poter riprendere le loro vite così com’erano. Oltrepassandolo, i turisti osservano con il naso incollato ai finestrini l’enorme lago in mezzo al quale si erge la vecchia torre del '300. Si è tenuta una commemorazione ed è stata inaugurata una mostra. La riva è a meno di trecento passi da casa sua.Testo: Lukas EberleTradotto e adattato da un reportage del "Premio Media Alto Adige 2010" Solo Sultan non comprendeva perché il tavolo della cucina non c’era più. Campi, strade, masi…tutto portato via. Lo Stato aveva deciso di erigere una diga, proprio nel punto in cui sorgeva il paesino, per produrre energia elettrica per il nord Italia. Colpirono le auto degli ingegneri coinvolti nella costruzione della diga. Le guide a piedi in Italia di Passaggi Lenti, Tuscia Viterbese: 6 borghi da non perdere. Curon, il supernatural drama in 7 episodi, narra la storia di Anna (Valeria Bilello) che decide di tornare nella città natale con i suoi gemelli Mauro (Federico Russo) e Daria (Margherita Morchio). Sa bene quanto conti l’apparenza nell’ambiente dell’ospitalità. Ogni sguardo su quell’acqua risveglia rabbia e sofferenza. Curon è una serie tv del 2020 targata Netflix Italia, composta da sette episodi da circa un’ ora ciascuno, di presunto stampo teen/horror. Solo Sultan non comprendeva perché il tavolo della cucina non c’era più. Una cosa simile è successa a Potosì, in Venezuela: la chiesa sommersa è tutto ciò che resta di una città della provincia distrutta dal governo, che decise di costruire una diga proprio qui. La passeggiata elettrica di Marlengo. San Lorenzo in Banale, relax e natura sulle Dolomiti trentine, Vipiteno: cosa vedere nel tipico borgo tirolese, Cammino Celeste, un antico percorso patriarcale da Aquileia al Monte Lussari, Laigueglia, un antico borgo marinaro in Liguria, Il Teatro alla Scala, l’orgoglio di Milano, Giuseppe Verdi e il suo Nabucco: viaggio tra le note del Va’ pensiero, Villa Fogliano. Il campanile dell’antica chiesa sommersa di Curon, oggi, attira l’interesse di numerose persone che vengono qui per immortalare questa particolarità del luogo. La città sommersa di Baia. E d’estate con appena quattordici gradi non è un paradiso per i bagnanti. Il Genio civile riebbe il suo pezzo di carta e una ditta di Milano, la Montecatini s.p.a., vinse la gara d’appalto. A poco a poco, innalzandosi il livello dell’acqua, il paese di Curon scomparve. Il camminare lento come incontro tra natura, arte e storia. È così che, sotto la superficie del lago, il pittore “si risveglia” nel passato, a contatto con gli abitanti e i luoghi dell’antica città sommersa. Si è tenuta una commemorazione ed è stata inaugurata una mostra. Facciamo la foto in riva al lago e mentre torniamo Theresa si rende conto che negli ultimi sessant’anni non era mai stata così vicina al lago. Era necessario che la cultura filo-austriaca, veicolata anche dall’idioma, sparisse da queste terre percepite così straniere. Ci spingiamo oltre, e le chiediamo se ha voglia di fare una foto sul lago. La città sommersa è quella dei ricordi e degli avvenimenti storici raccontati dai compagni di partito, attivisti, avvocati e amici che tratteggiano un giovane uomo prima che diventi padre e che Marta, l’io narrante, per prima ha la necessità di scoprire e che racconta con rara bellezza. Si tratta dell’architetto di Curon, che tra l’altro non è originario di queste zone. "Alcuni tra i più anziani sono morti per il dolore", dice Theresa. Traduzione: Dora VannetielloImmagini: Jakob Hoff. Gli abitanti giurano che nelle giornate più ventose si sentano ancora le campane suonare. Quasi un secolo fa nacque l’idea di riunire i due laghi naturali della Val Venosta del nord in un unico grande lago. Il paese di Curon, a 1.520 m.s.l.m., si trova sulla riva orientale del Lago di Resia, dove imbocca la Vallunga. Un parco archeologico sommerso custodisce ancora le meraviglie di una Romana Sodoma. Nel 1940 venne affisso un ordine del Genio civile di Bolzano. Visualizza la mappa di Curon Venosta - Lago di Resia - CAP 39027: cerca indirizzi, vie, cap, calcola percorsi stradali e consulta la cartina della città: porta con te gli stradari Tuttocittà. 6 Dicembre 2009 alle 19:31 Imo scrive: La città, italiana dal 1918, è stata varie volte occupata ed altre bombardata, come nel 1945, durante il secondo conflitto mondiale. Poi arrivò di nuovo la guerra a bloccare il progetto con il suo carico di morti, la penuria di cibo e la mancanza di finanziamenti. ... il Campanile di Curon è un resto della vecchia città di Curon Venosta. Il campanile della chiesa medievale di Santa Caterina è l’unico superstite di quella volontà di radere al suolo un paese, senza il rispetto per la storia, le tradizioni ed i luoghi di una comunità che si è vista togliere quei pochi beni che deteneva. La diga è stata però costruita molto tempo fa e i giovani non vogliono ereditare le beffe del destino che affliggono i loro nonni. Il campanile dell’antica chiesa sommersa di Curon, oggi, attira l’interesse di numerose persone che vengono qui per immortalare questa particolarità del luogo. È persino nata una piccola scuola di kite-surf. "Il lago è un dato di fatto, di certo non andrà via", dice, "per cui dobbiamo trarne il meglio che possiamo". La tradizione alberghiera della famiglia non è stata interrotta dalla diga, sebbene l’inondazione abbia comunque segnato il loro rapporto con il territorio. Nessuno a Curon, sia uomini che animali, riusciva ad abituarsi alla perdita subita. Una serie drammatica, dai risvolti sovrannaturali che, attraverso le vicende dei protagonisti trasporta lo spettatore in un incredibile viaggio, quello sommerso tra i misteri di Curon. In un attimo il paesino di Curon non c’era più. In paese non si levò alcuna obiezione. Gli edifici della piccola città sommersa vennero abbattuti, ma fu salvato un monumento storico che divenne, d’allora, un’attrazione turistica: il campanile della Chiesa di Santa Caterina . Il Genio civile riebbe il suo pezzo di carta e una ditta di Milano, la Montecatini s.p.a., vinse la gara d’appalto. Prima che l’acqua sommergesse il paese di Curon Venosta, tutti i suoi edifici furono demoliti, inclusa la sua chiesetta; attualmente, non c’è quindi nessuna città sommersa sul fondo del lago. Sotto il regime fascista in tutta l’area dell’Alto Adige iniziò un processo di italianizzazione forzata che prevedeva la messa al bando dell’insegnamento del tedesco nelle scuole altoatesine, il divieto di utilizzare la lingua germanica, il licenziamento dei funzionari tedeschi che lavoravano negli apparati amministrativi. Durante una passeggiata lungo le rive del lago gesticola agitando una mano in aria, mentre con l’altra stringe il proprio cellulare. L’attesa serie fantasy thriller tutta italiana Curon, arriva su Netflix mercoledì 10 giugno (regia di Fabio Mollo e Lyda Patitucci, sceneggiatura a cura di Ezio Abbate, produzione Indiana Production). Nel 2018 Marco Balzano ha dedicato il libro "Resto qui" alla vicenda di Curon Venosta e della costruzione del lago artificiale che unì i due laghi naturali preesistenti e sommerse in parte l'abitato di Resia e completamente quello di Curon. I laghi naturali di Curon e di Resia vennero riuniti in un unico grande lago. Theresa aveva diciotto anni quando Curon venne sommerso. Nessuno a Curon, sia uomini che animali, riusciva ad abituarsi alla perdita subita. Un’altra chiesa è passata alla storia per aver subito lo stesso trattamento di quella dell’ex villaggio di Curon. Gli abitanti che si sono stabiliti nella nuova Curon da allora hanno sempre considerato il lago come un invasore appena fuori alle loro porte. Clicca qui e consulta il Media Kit di Passaggi Lenti. All rights reserved. Una storia che ci dice molto, in una forma ibrida che si aggroviglia tra fonti, aneddoti, ricordi e … Finora purtroppo c’è solo un locale che possiede una barca a vela sul lago. Città sommersa di Baia, un sito archeologico di straordinario interesse.Una vera e propria “Pompei subacquea” per la straordinaria ricchezza di reperti archeologici conservati a circa 5 – 7 metri sotto il livello del mare.. Un vero e proprio museo subacqueo scoperto nel 1956 dal comandante Raimondo Bucher. La lingua ufficiale, la lingua di quella terra divenuta italiana soltanto con il Trattato di Saint Germain del 1919, era diventato l’italiano, a salvaguardia del carattere etnico dell’intera popolazione.