Tra i documenti più celebri dell'epoca delle rivoluzioni liberali è necessario menzionare la Dichiarazione di Indipendenza Americana (che sostituisce il terzo diritto naturale Lockiano "proprietà privata" con la "ricerca della felicità" - salvo la discussione secolare sull'equiparabilità semantica delle due locuzioni) e la Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino, (che separa in due tipologie i diritti individuali - salvo mancare di citare quello alla vita) emanata durante la Rivoluzione francese. ... Sia Monti, sia Renzi, provarono ad attuare alcune importanti riforme liberali eppure sono entrambi impopolari. Il termine liberismo, esistente solo in lingua italiana, fu coniato da Benedetto Croce (nel 1930), il quale attribuiva a questa parola l'interpretazione economica del liberalismo classico e di cui teorizzava la separabilità dalla dottrina istituzionale e giuridica[22]. Per precisione, il monetarismo originale (Milton Friedman) riteneva insufficienti i mezzi per la misura delle variazione reale dell'offerta di beni e di servizi, e suggeriva, in base ad analisi storiche, che nei mercati in cui fosse difesa la libertà di iniziativa la crescita si aggirasse mediamente sul 3% annuo. La costituzione dello Stato liberale è tipicamente breve e flessibile. Coloro che non hanno la minima idea di chi i liberali saranno interessati a sapere che queste persone stanno difendendo il principio di uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge. In Inghilterra l'imposizione di limiti al potere del sovrano avviene, a differenza che negli altri paesi europei, attraverso un processo storico graduale che viene fatto iniziare addirittura nel Medioevo con la concessione della Magna Charta. Essi mettono in discussione anche il fatto che una religione – è la verità, "ultima risorsa". I contratti bilaterali sono indispensabili per il nostro paese. Il motivo della contraffazione è principalmente economico, nel senso che si classificano come liberali i difensori degli interessi proprietari e dei ceti abbienti. Di qui il paradosso che alcuni di quelli che noi consideriamo fra i maggiori pensatori liberali (Locke, Montesquieu, Kant) non hanno mai usato né il sostantivo ('liberalismo') né l'aggettivo ('liberale') nell'accezione in cui noi li usiamo oggi». Il termine fu successivamente cristallizzato da altri autori, tra cui Guido de Ruggiero (in Storia del liberalismo europeo del 1925)[3] e Ludwig von Mises (in Liberalismo del 1927), nonché nel saggio Il liberalismo di Friedrich Von Hayek del 1973, iniziato come voce commissionata dall'enciclopedia italiana Treccani[9]. In USA, si arriva anche al potere giudiziario. La traduzione in inglese di questa parola in origine aveva una connotazione negativa – "acquiescenza", "perniciosa indulgenza", ma in seguito è stato perso. Il liberalismo sociale è la principale corrente del Partito Democratico americano e del Partito Liberale del Canada; in Europa, sono identificati con esso diversi partiti nazionali (tra i più noti: Liberal Democrats britannici, Democraten 66 olandesi, Radikale Venstre danese, Venstre norvegese, Mouvement radical francese, Più Europa/Radicali Italiani), in gran parte affiliati al partito europeo centrista dell'Alleanza di Liberali e dei Democratici per l'Europa[21]. La sua affermazione avvenne tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo, in particolare grazie all'opera di Jeremy Bentham e John Stuart Mill; quest'ultimo, applicando i principi dell’utilitarismo, propose un programma di riforme, con l'obiettivo di accrescere la partecipazione popolare alla vita politica, la distribuzione della ricchezza, e la libertà d’impresa e di scambio[17]. Il filosofo britannico sviluppa il proprio pensiero partendo dalla teoria del contrattualismo (già avanzata da Thomas Hobbes e ripresa poi, con esiti opposti da quelli del filosofo inglese, da Jean-Jacques Rousseau nel Contratto sociale). I pareri sull'associazione di tali avvenimenti al liberalismo non sono però concordi; pensatori come Karl Popper, Hannah Arendt, Marcello Pera, Lucio Colletti, hanno evidenziato come la rivoluzione francese (sia nel suo sostrato culturale prodotto dal pensiero di Voltaire e Rousseau, sia nelle sue elaborazioni successive in Marx e Engels) segni di fatto l'origine dei totalitarismi del Novecento. Perciò, nell'atto dell'istituire lo Stato civile, gli uomini non cedono al corpo politico alcun diritto, ma lo rendono tutore dei diritti di natura, delegando al Parlamento il potere di emanare leggi positive che regolino l'esercizio della forza a difesa d'ognuno. Scoprite il programma nazionale dei verdi liberali per superare le sfide che attendono la Svizzera post-Coronavirus. Il potere contro il quale insorsero non era una monarchia nazionale ma la Corona inglese. Va notato che il liberalismo nella sua forma attuale in modo difende con zelo le idee di pluralismo e il rispetto dei principi democratici nella gestione della società. Gli uomini non sarebbero più "uguali" ma segnati dalle differenti identità culturali e dall'appartenenza al corpo nazionale. ANTIGONE: Non Giove a me lanciò simile bando, né la Giustizia, che dimora insieme coi Dèmoni d'Averno, onde altre leggi furono imposte agli uomini; e i tuoi bandi io non credei che tanta forza avessero da far sí che le leggi dei Celesti, non scritte, e incrollabili, potesse soverchiare un mortal: ché non adesso furon sancite, o ieri: eterne vivono esse; e niuno conosce il dí che nacquero". FONTE: AGOSTINO D'IPPONA (354-430): la legge naturale, Gaetano Mosca, Storia delle Dottrine Politiche, Ed Laterza, 1962. La loro ideologia Ieremiya Bentam ha sostenuto che i diritti umani e delle libertà – non è altro che l'incarnazione del male. (cfr. Thomas Jefferson, nel 1816 scriveva: "Fate in modo che ogni uomo che serva nella milizia o paghi le imposte possa esercitare il suo giusto e guale diritto di voto"[51]. Se la filosofia unitaria può ricondursi alle dottrine giusnaturalistiche di John Locke, alle teorie dei filosofi scozzesi David Hume e Adam Smith e nell'illuminismo europeo (Montesquieu, Voltaire, Kant, Verri, Beccaria) e statunitense (Thomas Jefferson, George Mason), le sue radici giusnaturaliste risalgono tradizionalmente all'Antigone di Sofocle[66] (400 a.C.) e all'opera dei filosofi greci[67], mentre quelle contrattualiste al Critone di Platone (IV sec. Esattamente nella tradizione settecentesca di Hume, che era giunto per percorsi evoluzionisti alle stesse conclusioni giusnaturaliste di Locke sui diritti individuali. Gli ispiratori sono Locke e Montesquieu. Anche la definizione di uguale libertà degli individui è oggetto di successive rivisitazioni, da Locke[73] a Kant[74], per confluire nel secolo successivo in quella di Spencer[75]. Nel secondo dopoguerra, questa forma di liberalismo in senso sociale raggiunse il suo apice con il piano del deputato liberale William Beveridge, un progetto - entrato in vigore nel 1948 - di assistenza sanitaria universale e di previdenza sociale (per i casi di disoccupazione, vedovanza, vecchiaia e morte), definito con l'esplicito termine «dalla culla alla tomba»[18]. Ma anche un secolo dopo, negli USA, l'approccio dei padri fondatori era identico. Per quanto concerne l'integrazione politica (o globalizzazione giuridica) possono risultare incompatibili quegli aspetti che favoriscono l'arbitrio della classe politica e ne ampliano il ventaglio di azione. Coerente con il liberalismo perciò sono solo forme di democrazia diretta, non rappresentativa[50]. La massima forma di libertà consiste nello sviluppare iniziative, nella possibilità di organizzarsi […]. In particolare, se si ritiene assuma più rilevanza l'estensione dell'elettorato o quella dei suoi poteri. Contrariamente a quanto si crede, quindi, il liberalismo non pretende aliquote genericamente basse, ma è incompatibile con modalità di calcolo degli imponibili che pregiudichino i diritti fondamentali. Non alla collettività. Ma chi sono i moderati? «L'aggettivo 'liberale' entra nel linguaggio politico solo con le Cortes di Cadice del 1812, per connotare il partito liberal, che difendeva le libertà pubbliche contro il partito servil; esso fu poi ripreso da Madame de Staël e da Sismondi per indicare un nuovo orientamento etico-politico. Per John Locke, David Hume, Adam Smith e Immanuel Kant le caratteristiche che le leggi dovevano avere per poter essere rispettose della libertà erano: Si sviluppa la consuetudine di fissare in un documento solenne questi diritti, sull'esempio del Bill of Rights inglese: le Carte dei diritti dei nuovi Stati americani indipendenti e i primi emendamenti alla Costituzione degli Stati Uniti d'America sono gli antenati degli elenchi di diritti previsti dalle Costituzioni ottocentesche e da quelle attuali. Perciò, i rapporti politici possono essere espressi esclusivamente per delega democratica. Essi contrappongono all'individualismo liberale la visione di una società articolata in "corpi intermedi" e rapporti solidaristici. L'Inghilterra fu così il primo Stato al mondo ad essere governato da una monarchia costituzionale, la tipica forma di governo a cui si riferivano i primi filosofi del liberalismo classico. Infatti esso si ispira agli ideali di tolleranza, libertà ed eguaglianza propri del movimento illuminista, contesta i privilegi dell'aristocrazia e del clero e l'origine divina del potere del sovrano. Il 'caso italiano' merita senz'altro un approfondimento, dato che la corrente liberale - che scaturisce dal liberalismo - costituisce, assieme a quella cattolica e socialista, una parte importante della modernizzazione politica dell'intero XX secolo, e precisamente con l'avvento del sistema dei partiti politici democratici dopo il fascismo. «L’autocoscienza storico-teorica del liberalismo è molto tarda e risale probabilmente ai primi del Novecento (del 1911 è, ad esempio, «Avendo accompagnato lo sviluppo della civiltà occidentale dal Seicento a oggi e in contesti nazionali molto diversi tra loro, il liberalismo ha assunto varie fisionomie, senza però abbandonare mai la sua vocazione antiautoritaria». La libertà religiosa è la base di ogni altra forma di libertà, cominciando da quella politica ed economica. Chi sono i liberali, e ciò che sappiamo su di loro Per molti secoli, ogni segmento della società nella politica di perseguire solo i propri interessi, e, infine, il "timone" del governo sono quelle persone che potrebbero massimizzare adattarsi a determinate condizioni. Il termine liberal è entrato nell'uso comune negli Stati Uniti d'America a partire dagli anni trenta per indicare una politica di espansione delle garanzie dell'assistenza sociale e della redistribuzione dei redditi[31][32], e sta oggi ad indicare posizioni politiche di stampo socialdemocratico[33], o più genericamente progressiste[33] sotto il profilo dei diritti civili (in più estremi termini, secondo Friedrich von Hayek, ciò che si intende attualmente in Europa per socialista[9]). La disfatta dell’Europa liberale (Laterza, 2018) – si presenta come una lettera aperta a Ralf Dahrendorf, di cui purtroppo non si potrà conoscere la replica. Cicerone offre alla teoria una splendida veste letteraria, la rende convincente con una chiarezza espositiva esemplare e con la semplicità delle argomentazioni. Giuseppe Bailone:"A partire dall’Antigone di Sofocle, che rappresenta il conflitto tra la volontà del sovrano e le leggi “non scritte”, divine e assolute, la filosofia greca elabora coi Sofisti, con Platone, con i Cinici, ma, soprattutto, con gli Stoici la teoria del diritto naturale, dell’esistenza, cioè, di una legge di giustizia non scritta ma ben presente nella coscienza degli uomini dotati di ragione. Il Partito Liberale Italiano ha tenuto regolari congressi ogni biennio. it. La risposta è multipla, a seconda della epoche storiche e delle diverse sette e correnti. Prima di tutto, si tratta di persone che erano forti sostenitori della riforma, abbiamo sempre sostenuto l'espansione dei diritti e delle libertà. The Removal Act in 1795; Per molti secoli, ogni segmento della società nella politica di perseguire solo i propri interessi, e, infine, il "timone" del governo sono quelle persone che potrebbero massimizzare adattarsi a determinate condizioni. - nel XX: l'intera scuola Austriaca (oltre ai già citati: Joseph Schumpeter, Ludwig von Mises, Friedrich von Hayek), per gli USA l'intera scuola di Chicago (citando solo i premi nobel: Milton e Rose Friedman, George Stigler, Gary Becker, Lars Peter Hansen, James Buchanan) gli italiani Luigi Einaudi, Bruno Leoni, Sergio Ricossa, Antonio Martino. da “Stato di diritto e società civile”). Esempi nell'insegnamento ([49]), nell'induzione ad elargizioni economiche a prestazioni sessuali. A questi diritti si aggiungono le garanzie a tutela della proprietà privata, riassunte nel detto inglese no taxation without representation (solo le assemblee legislative hanno il diritto di tassare i sudditi). La garanzia contro l'arbitrio del potere statale stava nella sorveglianza reciproca operata dai tre poteri, efficace solo se separati. Chi sono i Democratici Svedesi e cosa succede dopo le elezioni in Svezia ... i Democratici Cristiani al 6-7, i liberali al 6-6,5. In relazione a quest'ultima definizione sorge il problema del rapporto (e delle interferenze) tra la sfera della libertà e il settore del diritto. Articolo sul tema dell'intellettuale liberalista Guglielmo Piombini: tema trattato estesamente da François Garçon, laisser faire (laisser faire, laisser passer) in "Dizionario di Economia e Finanza", Ad esempio, Hayek propose l'ipotesi di un mercato concorrenziale di valute private. Le trasformazioni teoriche favorite dall'evoluzione della filosofia moderna hanno portato a superare - in taluni casi - la pura concezione giusnaturalistica[12] e ad affiancare alla difesa dei diritti politici anche quella dei diritti civili e dei diritti sociali[5], dando vita a nuove forme di liberalismo, con approcci diversi ai temi della democrazia, dell'egualitarismo, dello stato sociale e dell'intervento dello stato nell'economia[13]. Per lo più il diritto di voto era ristretto a coloro che hanno un certo livello di reddito (suffragio censitario) e che sapevano leggere e scrivere. Diversamente dall'opinione comune, tale somiglianza è massima proprio col Cattolicesimo (da katà olos = universale), con cui è chiaramente condivisa la pretesa di universalità della tensione morale e dei principi etici. In materia economica, infatti, i suddetti partiti presentano programmi spesso socialmente avanzati, ripresi in parte da quelli socialisti e continuano a opporsi all'estensione delle libertà individuali, soprattutto nella sfera del diritto familiare. a.C.). Il liberalismo chiede che lo Stato, nel determinare le condizioni entro cui gli individui agiscono, fissi le medesime norme formali per tutti. Ne può derivare, di volta in volta, il rifiuto dell'assolutismo monarchico, del clericalismo, del totalitarismo e in generale di ogni dottrina che proclama il sacrificio dell'individuo in nome di fini esterni a esso. Fra l’altro, c’è anche chi individuato la particolarità del liberalismo nel fatto di essere una dottrina che ha necessità di ri-definirsi continuamente, a seconda delle esigenze storiche: ai problemi e sfide di libertà sempre diversi devono corrispondere risposte liberali sempre nuove e ugualmente diverse: non esiste infatti il liberalismo ma la continua lotta umana per la libertà Per coloro che non hanno mai sentito parlare di chi sono i liberali, sarà interessante sapere che per la prima volta su di loro ha parlato in Europa a cavallo dei secoli 17-18. E progressista sempre, perché senza libertà non c’è progresso.», Libertarianismo, anarco-capitalismo, miniarchismo, John Locke e la Gloriosa Rivoluzione inglese, Diritti civili, Stato di diritto e costituzionalismo, «Di qui il paradosso che pensatori come Locke, Montesquieu e Kant, vissuti tra 17º e 18º secolo e considerati i padri del liberalismo moderno, non conoscevano questo significato della parola e pertanto non si sarebbero definiti liberali». 5 risposte. Sarebbe infatti troppo comodo limitarsi a rispettare le leggi per poi fare tutto quello che non è espressamente proibito.», «Non bisogna dimenticare che il liberalismo disgiunto dalla democrazia inclina sensibilmente verso il conservatorismo, e che la democrazia, smarrendo la severità dell'idea liberale, trapassa nella demagogia e, di là, nella dittatura.». "Adottando parzialmente questo approccio, in certi paesi, come gli USA, le persone che pagano l'imposta sulle persone fisiche sono relativamente poche. Eppure, chi sono i liberali, e quali opinioni politiche hanno tenuto? Da qui il noto suggerimento di un aumento equivalente di quantità di moneta (aggregato M1). Inoltre, bisogna limitare le loro funzioni a quelle sole azioni che posseggano caratteri di ordine generale. L'approccio epistemologico della tradizione moralista scozzese (l'evoluzionista Mandeville e l'utilitarista Ferguson) viene riassunta in senso empirista dal connazionale David Hume, che sostenne la deducibilità dei diritti individuali e dell'unilateralità dei rapporti politici attraverso una logica utilitaristico-evoluzionista, anziché giusnaturalista e contrattualista. In realtà, la trattazione di Locke è così rigorosa dal punto di vista epistemologico da essere considerata fondatrice dell'epoca illuminista, così definita perché caratterizzata dalla razionalità e dal rigore logico. Il valore principale per i liberali è stata l'inviolabilità delle libertà economiche, politiche e civili. In particolare, pregiudicando i diritti individuali, quali quelli: Secondo i liberali classici, infatti, i diritti alla vita, alla proprietà e alla libertà appartengono solo all'uomo. Liberali e democratici Breve appunto sui liberali e sui democratici, sul liberismo, sullo o Stato liberale e sul pensiero democratico. quella dei diritti civili e sociali). Il reato di plagio (art. «La questione dell’identità e definizione del liberalismo si complica poi ulteriormente se si pensa che la stessa dottrina è andata trasformandosi e evolvendosi nel tempo, sia da un punto di vista teorico (seguendo in qualche modo le vicende della filosofia moderna) sia da quello pratico (alla difesa dei diritti politici si è aggiunta Tra gli ispiratori della necessità di separare i poteri uno dei più noti antesignani fu Marsilio da Padova[68]. Liberalismo e Totalitarismo: Modelli a confronto, senso democratico del liberalismo classico, partecipazione popolare alla vita politica, Alleanza di Liberali e dei Democratici per l'Europa, Indagine sulla natura e le cause della ricchezza delle nazioni, Dichiarazione d'Indipendenza degli Stati Uniti d'America, Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino, Dalla pagina ufficiale del movimento libertario italiano, https://web.archive.org/web/20050528165430/http://www.unisi.it/ricerca/dip/gips/document/monografie/mon_02.pdf. è stato abolito in Italia nel 1981. Ma i testi cristiani che più chiaramente ne esprimo le basi giusnaturalistiche sono proprio quelli dei suoi massimi teologi[39]: Agostino d'Ippona nel periodo Patristico,[40][41] Alberto Magno[42] e Tommaso d'Aquino [43][44][45] per quello scolastico. Classificazione. Possiamo citare Luigi Einaudi che ne Il Buongoverno (pubblicato nel 1954, pag. I moderati si dicono liberali ma vogliono decidere come devo morire. (La Costituzione degli Stati Uniti d'America ancora una volta si differenzia, perché prevede un'elaborata procedura di revisione). Smith non si discostava dal pensiero politico generale di Locke, secondo cui la funzione dello Stato era da limitarsi a quello di difendere i diritti naturali dell'individuo. Queste avevano generalmente lo scopo di ridurre il potere monarchico a favore di quello del parlamento, nonché la concessione di una Costituzione che limitasse i poteri del monarca. In seguito, è stato trasformato in una potente ideologia. “Il concetto di liberalismo è in realtà multiplo ed ambiguo. Tra questi, l'economista settecentesco Thomas Robert Malthus, l'ottocentesco inglese John Stuart Mill e l'economista del Novecento John Maynard Keynes. Il sopruso di questo diritto viene denominato in modo differente a seconda del contesto: - truffa, nel caso delle transazioni commerciali. Gli ideali liberali furono realizzati nella Rivoluzione Inglese del 600 e in quelle Francese e Americana del 700. Nel suo trattato, però, le regole a cui avrebbero dovuto sottostare tali banche private sembrano abbastanza complicate, e nessun riferimento viene fatto al problema della valuta scelta per pagare le imposte. L’Alleanza dei quattro partiti del centro-destra sale così nel suo complesso da 140 a 143, che però è lontano dai 175 che ci vogliono per fare maggioranza. La libertà e la legge, Introduzione di Raimondo Cubeddu, Macerata, Liberilibri, 1995. ", in D. Velo Dalbrenta (a cura di), Imposizione fiscale e libertà: sottrarre e ridistribuire risorse nella società contemporanea, IBL Libri, Torino 2018, pp. Dal "Dare a Cesare ciò che è di Cesare", che esprime chiaramente il disinteresse del pensiero Cristiano sulla politica, al suo contrario applicativo, ovvero il potere temporale del papato. Grazie a Cicerone la teoria del diritto naturale esercita un’influenza grandissima nel processo di formazione delle cultura giuridica cristiana." Il termine era già stato utilizzato in accezione ideologica nell'Ottocento, ma con significati limitati ed a volte contrastanti. A cominciare da Zingaretti, che per una volta si smarca dal suo maestro: «Non sono d’accordo con lui». In altre parole, il quesito sarebbe: il cristianesimo si astiene dalla speculazione sull'origine del potere politico e sulla sua gestione, o al contrario, come l'ebraismo e l'islamismo, ne sosterrebbe l'origine divina e il conseguente assolutismo politico? L'origine giusnaturalista del liberalismo lo contrappone al positivismo giuridico, in favore della tradizione giurisprudenziale (common law). E poiché i radicali si ispiravano in buona parte a quella che abbiamo designato come tradizione continentale, anche il Partito Liberale inglese all'epoca della sua massima influenza fece sue entrambe le tradizioni sopra menzionate. 3) L'inevitabile confronto tra soluzioni istituzionali/amministrative differenti, ancorché adiacenti (federalismo concorrenziale)[57], indurrebbe a copiare l'esempio migliore, e perciò all'ottimizzazione amministrativa e successivamente all'involontaria uniformità tra le autonome frazioni territoriali.