Emirates Team New Zeland vs Ineos Team UK. Superficie velica gennaker/spinnaker m² 500. L'obiettivo dichiarato del patron di Oracle è stato la vittoria finale contro il defender Alinghi; a tal fine le spese di armamento sono state nettamente superiori a quelle degli altri challenger (superiori persino alla somma di quelle di Luna Rossa e New Zealand). Prologo: l'Italia nell'America's Cup (1983-1992), Organigramma di Prada Challenge for America's Cup 2000, Organigramma di Prada Challenge for America's Cup 2003, Organigramma di Luna Rossa Challenge for America's Cup 2007, Un'avaria ferma Luna Rossa, primo round a One World, A Oracle Racing non conviene vincere facile: dal nuovo AC45 all’AC72, L'America's Cup veste Prada, la Luna Rossa sorgerà ancora, Team Luna Rossa annuncia il ritiro dalla 35ª Coppa America, America’s Cup, gli organizzatori su Luna Rossa: "Delusi dal ritiro", Coppa America: "basta compromessi", Luna Rossa si ritira, Coppa America, Sirena in missione per Luna Rossa: «Se vince New Zealand, risorgerà», Italy's Luna Rossa boss arrives in Bermuda to cheer on Team NZ in America's Cup final, http://www.youtube.com/watch?v=-tPg-FV1Epc, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Luna_Rossa_(imbarcazione)&oldid=119167256, Voci con template Collegamenti esterni e qualificatori sconosciuti, Voci non biografiche con codici di controllo di autorità, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Pertanto, la Coppa rimase nelle mani degli americani. L'avventura di Azzurra continuò nel 1987 a Perth in Australia dove è il challenger of record, ma con minor fortuna terminando penultima, mentre Italia, barca dello Yacht Club Italiano di Genova finanziata da Gucci, skipper Lorenzo Bortolotti, timoniere Flavio Scala, chiuse al settimo posto. La nona regata è quella decisiva: si svolge il 6 febbraio, Luna Rossa parte con un piccolo vantaggio che aumenta costantemente controllando in modo strettissimo l'avversario, la regata viene vinta con 49". Come da regolamento New Zealand infine, come primo classificato, ha potuto scegliere il suo sfidante per le semifinali, optando per Desafío Español. Luna Rossa e New Zealand La finale di America's Cup al via da mercoledì notte L'Italia se la gioca per la terza volta nel 1992 e nel 2000 gli unici precedenti di Antonio Contu Pubblicato il 08 Marzo 2021 Defender Team New Zealand and Italian challenger Luna Rossa won one race each Wednesday on the first day of the 36th match for sailing America’s Cup at Auckland, New Zealand, adding to the perpetual Cup enigma of which has the quicker boat.Team New Zealand won the start and led around all marks to win the first race by 31 seconds, seeming to confirm the expectation they might Dislocamento kg. L'italiana Luna Rossa scende nelle acque neozelandesi fin dalle World Series per conquistare il prestigioso ruolo di sfidante ufficiale. Tutto ciò però non è stato sufficiente, e Luna Rossa ha comunque perso tutti gli scontri diretti contro gli americani, mentre più equilibrio vi è stato nelle sfide contro i "kiwi". Nel 1992 dopo l'introduzione della nuova formula di stazza che determinò la nascita degli IACC fu la volta de Il Moro di Venezia finanziato dalla Montedison di Raul Gardini, skipper Paul Cayard, per la Compagnia della Vela di Venezia. Le regate del primo Round Robin dal 1º ottobre all'11 ottobre 2002 mostrano immediatamente i limiti di velocità di ITA 74; mentre i team più importanti hanno scelto di seguire le linee progettuali introdotte nell'edizione precedente dai neozelandesi sugli scafi delle due Black Magic caratterizzate dalla prua tozza a doppia inclinazione, il progettista Doug Peterson ha preferito sviluppare un progetto con caratteristiche più conservatrici. Comunque, al fine di ovviare alla mancata disputa della Louis Vuitton Cup, oltre che di mantenere vivo l'interesse per una manifestazione ormai combattuta più nelle aule di tribunale che in acqua, vennero organizzate delle competizioni alternative per yacht classe Coppa America: dapprima la Louis Vuitton Pacific Series (gennaio-febbraio 2009), dove Luna Rossa uscì ai quarti di finale per mano di Oracle, dopo aver vinto solo 2 regate sulle 10 disputate in totale, quindi il Louis Vuitton Trophy (novembre 2009-novembre 2010), organizzato su 5 eventi (poi ridotti a 4), con Luna Rossa al via solo in quello tenutosi a La Maddalena, conclusosi peraltro con l'eliminazione già nel round robin. Tuttavia, Bertelli non ha mai dichiarato il definitivo abbandono del "sogno" America's Cup, ed anzi già prima della disputa delle regate finali si riteneva probabile da parte di diversi osservatori il rientro in competizione di Luna Rossa in caso di vittoria di Team New Zealand[13], come segnalato anche dalla presenza dello stesso Bertelli a Bermuda in visita ai neozelandesi proprio nel corso della finale della XXXV America's Cup[14]. Challenger of Record Luna Rossa … Formed in 1997, the team won the Louis Vuitton Cup in 2000 - competing as Prada Challenge - but were beaten by holders TNZ in the America's Cup that year. Gli americani vincono il primo incontro riscattando il punto di penalità, perdono il secondo[1], vincono di nuovo nel terzo portandosi sull'1-1. Peso massimo equipaggio kg.1408. Si svolge a Auckland la più prestigiosa competizione velica al mondo, con Team New Zealand pronta a difendere il titolo conquistato nel 2017 dall'assalto dei 'challanger' provenienti da tutto il mondo. La classifica finale ha visto il team di Genova al terzo posto con 35 punti, dietro a Oracle (37 punti) e New Zealand (38), davanti al challenger spagnolo Desafio (29 punti, esordiente). Team velico: Skipper /timoniere/direttore del team velico: Francesco de Angelis, timonieri/afterguard: Gavin Brady, Rod Davis, tattico: Torben Grael, navigatori: Dario Malgarise, Matteo Plazzi, prodieri/aiuto prodiere: Alberto Barovier, David Blanchfiled, Massimiliano Sirena, prodiere: Paolo Bassani, trimmer: Lars Borgstrom, Andrew Hemmings, Lorenzo Mazza, Carter Perrin, Nicolas Texier, grinder: Daniele Bresciano, Massimo Galli, Federico Giovannelli, Emanuele Marino, Gilberto Nobili, Romolo Ranieri, Piero Romeo, stratega/afterguard: Francesco Bruni, Michele Ivaldi, drizzista/volantista: Thomas Burnham; drizzisti: Cristian Griggio, Albert Jacobsoone, randisti: Sean Clarkson, Pietro D'Alì, randista/trimmer: Hartwell Jordan, albero: Simone de Mari, Massimo Gherarducci, afterguard/volantista: Steve Erickson. Italy's Luna Rossa, right, and Team New Zealand sail in race one of the America's Cup on Auckland's Waitemata Harbour, Wednesday, March 10, 2021. Larghezza massima m.4,30. Equipaggio 16 uomini più un ospite. La storia ufficiale racconta come il nome sia nato nella mente di Patrizio Bertelli dal sorgere di una grande luna piena e rossastra in una sera d'estate durante una cena trascorsa a parlare di barche sulle colline di Tirli vicino a Punta Ala. Miuccia Prada racconta come il nome Luna Rossa fosse perfetto da contrapporre a Black Magic, il defender. L'ottava regata è la riscossa del team Prada che mostra una grande aggressività sia in prepartenza che nella regata infliggendo a USA 61 una penalità alla fine della prima poppa, nuovo pareggio 4-4. Da domani obiettivo su Emirates’Team New Zealand e sulla 36° Americas Cup, la terza per un team Italiano dopo il Moro di Venezia 1992 e Luna Rossa 2000. Stazza: ACC (America's Cup Class). Secondo il regolamento il 17 dicembre è l'ultimo giorno disponibile per regatare, un'ulteriore proroga è prevista solo in caso di pareggio fra i due team, la scarsità di vento permette lo svolgimento di una sola regata che Luna Rossa vince, portandosi a 3-2 ma ormai è fuori dalla Louis Vuitton Cup che verrà conquistata da Alinghi. La 30^ America's Cup si è svolta nel Golfo di Hauraki tra il 20 febbraio e il 2 marzo 2000. Boa dopo boa il distacco con Luna Rossa aumenta mentre Russel Coutts amministra il suo vantaggio coprendo come da manuale di match race ogni mossa dell'avversario, alla fine il distacco è 1'17". L'imprenditore italo-svizzero Ernesto Bertarelli ingaggia Russel Coutts e alcuni degli uomini più importanti del Team New Zealand vincitori dell'America's Cup 2000, nasce il team Alinghi mentre in Nuova Zelanda si grida al tradimento. Doug Peterson, progettista di Luna Rossa, si lascia scappare qualche considerazione sulla probabile lentezza di NZL 60. Lunghezza fuori tutto m.25,15. Nella primavera 2000 Patrizio Bertelli acquista le due barche del New York Yacht Club - Young America USA 53 e USA 58 che, pur non raggiungendo le semifinali nel 1999, hanno colpito per il loro progetto particolare. Anche ITA 80 viene sottoposta a importanti modifiche e resta in cantiere per circa un mese. In 2012 Luna Rossa Team Principal, Patrizio Bertelli, will be the first Italian in history to enter the America’s Cup Hall of Fame, and will also be the year in which the revolutionary AC72 is launched. All'indomani della prima sconfitta Doug Peterson viene sollevato dal suo incarico. La causa unica è stata l'assenza di vento nei campi di regata di Valencia, il campo Romeo e quello Juliet. I tredici Acts si svolgono fra settembre 2004 e aprile 2007 per la maggior parte a Valencia e con tre trasferte a Marsiglia, Malmö e Trapani. Dopo aver fatto il suo debutto nel 2000 come aiuto prodiere su Luna Rossa ITA 45, con cui riuscirà a vincere la Louis Vuitton Cup, nel 2010, a Valencia, dopo essere stato chiamato da Russel Coutts, vince infatti per la prima volta l’America’s Cup nel … La barca, che predilige condizioni di vento leggero, chiude il round robin al secondo posto, dopo aver perso tre match race combattuti contro i britannici e vinti altrettanti più nettamente contro gli americani. Gli uomini del team chiamano più familiarmente ITA 45 il Peschereccio perché è sempre sporca e assorbe immani fatiche. Nel terzo round robin dal 2 dicembre al 15 dicembre si vede il debutto di Luna Rossa ITA 48. Il 21 febbraio 2021, grazie alla vittoria della finale per 7-1 contro Ineos Team UK, Luna Rossa conquista la Prada Cup e il diritto di sfidare Emirates Team New Zealand nella 36ª America's Cup. Due società gravitano attorno l'imbarcazione: A Bilancio 2007 risulta che Telecom Italia ha versato 13 milioni di euro per sponsorizzare Luna Rossa[4]. Queste World Series prevedevano l'impiego di catamarani a vela rigida della nuova classe monotipo AC45, ideata per addestrare gli equipaggi alla futura classe AC72. Superficie velica gennaker/spinnaker m² 495. Guarda America' Cup: anche Haka maori per premiazione Luna Rossa su Sky Video - Sky Sport HD L'America's Cup resta saldamente in Nuova Zelanda. In quella edizione la Coppa per la prima volta in 132 anni fu conquistata da uno sfidante, Australia II e portata Down Under. Stazza: ACC (America's Cup Class). Durante le semifinali programmate dal 9 dicembre al 16 dicembre 2002 ITA 74 gareggia al meglio di sette regate contro OneWorld Challenge USA 67 che parte con un punto di penalità per spionaggio progettuale nei confronti del Team New Zealand. Per l'equipaggio di Patrizio Bertelli non c'è stata storia: male in partenza nelle prime tre regate, poche poi le manovre azzeccate dal tattico Grael, la prua neozelandese è sempre stata avanti. Superficie velica randa m² 225. La terza regata è dominata da un vento di 20 nodi che mette in seria difficoltà Cayard; dopo lo spettacolare scoppio di uno spinnaker e altri problemi USA61 si ritira e lascia il punto a Luna Rossa. Va sottolineato il risultato storico per la vela italiana: Luna Rossa è il primo scafo tricolore ad accedere per due volte alla finale di Louis Vuitton Cup. Progettista vele: Guido Cavalazzi. Nonostante lo svantaggio accumulato Luna Rossa, non coperta adeguatamente, nell'ultimo lato di poppa trova vento buono recupera, attacca Cayard e riesce a infliggergli una penalità; vince la regata del 3-1. L'idea di Patrizio Bertelli di lanciare una sfida in America's Cup nacque fra il 3 febbraio ed il 4 febbraio 1997 nello studio dell'architetto navale German Frérs a Milano. In finale, però, Team New Zealand ha mostrato una netta superiorità, sia per quanto riguarda lo scafo, sia per quanto riguarda il pozzetto (il tattico Hutchinson su tutti). (Adnkronos) - Luna Rossa Prada Pirelli arriva in finale dopo un intero mese di regate, in cui il team ha affrontato nella Prada Cup, gli altri due sfidanti, American Magic e Ineos Uk. Ciò era comunque prevedibile dato che Valencia presenta condizioni di vento stabile e superiore ai 10 nodi solo a partire dalla fine del mese di giugno. Come base italiana del team fu scelta Punta Ala presso Castiglione della Pescaia, in Toscana, dove le condizioni del mare e del vento si avvicinavano di più a quelle del Golfo di Hauraki in Nuova Zelanda, teatro delle regate.